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Un ricordo di cssday 2021

Maggio 2021, le giornate finalmente si sono allungate ed è uscito quel bel sole caldo che invoglia a uscire e stare in mezzo al verde. Sono in un parco, sdraiato nell’erba e mi perdo nei pensieri…

Ho tempo di ripensare, a più di due mesi dallo scorso 11 marzo 2021, al cssday, conferenza tutta italiana, dedicata al mondo del CSS, il linguaggio che gestisce l’aspetto estetico (design e presentazione) delle pagine web, a cui partecipo ormai da quattro anni.

Anche quest’edizione del 2021, data la situazione, si è svolta online ma a differenza della scorsa, eravamo molto più abituati “all’online”: dagli speaker con talk registrati o live di livello molto alto, alla chat piena di domande; dai flussi video con meno intoppi, alla clip che passava tra un intervento rivista e con un sound da hit estiva!
Immagino che anche le postazioni, da cui ognuno ha seguito lo svolgersi della giornata, avranno sicuramente fatto meno rimpiangere Faenza con il cinema Sarti, il poter parlare coi partecipanti e speaker dal vivo e le pause, coccolati dal catering di livello altissimo e curatissimo, che hanno accompagnato sempre le versioni fisiche prima della pandemia.

A questa edizione hanno partecipato undici speaker, che hanno trasmesso professionalità, passione, conoscenza e competenza in ognuno degli 8 talk che si sono intervallati durante l’intera giornata. Gli argomenti da programma in questa edizione sono stati vari e alcuni mai sentiti, se ripenso alla mia piccola storia come partecipante a questa conferenza.

Nel passare da un talk all’altro, ha fatto da presentatore Andrea De Carolis, storico speaker della conferenza. Non aggiungo altro, ma vi consiglio di guardare i suoi vecchi talk o di leggere il suo blog, in cui descrive la sua esperienza.

Si è parlato di Tailwind un framework CSS a basso livello che non fornisce elementi preconfezionati ma che attraverso un set di utility e classi pronte all’uso permette di modellare qualsiasi elemento html. Molto discusso in chat con pareri favorevoli e contrari. Sicuramente lo speaker Giuseppe Caruso ha fornito un giuda e dei consigli utili e interessanti per evitare una errata implementazione dello stesso.

I talk su “Css Custom Properties” di Franceso Improta e il talk su i “Web Vitals” di Matteo Lullo, sono quelli che dal giorno dopo son riuscito a portare in azienda e nei team con cui lavoro. “Change the value, not the variable” o il “distinguere tra valori che non cambieranno mai e quelli che possono cambiare a runtime” ci stanno aiutando a scrivere meglio il nostro css e tracciare un percorso per introdurre le Css custom properties nei nostri prodotti. Parallelamente aver fatto luce in modo efficace e divertente alle metriche importanti sulla performace, quali strumenti per misurarle e un approccio da cui partire per velocizzare le pagine web, ha permesso di riflettere di come introdurre nel flusso di lavoro web, in modo incrementale, dei controlli e delle migliorie su quell’aspetto.

Prima di pranzo, una vera e propria chiacchierata a quattro tra Giulia Laco, Emanuele Centola, Andrea Gadaldi e Andrea De Carolis, ha permesso di capire e dare qualche consiglio su come designer e developer possano relazionarsi e coordinarsi rispetto alle scelte tipografiche. Il talk è stato forse il meno strutturato e il più libero della giornata, ma quello più simile ad una “conversazione da pausa” che capitava di poter fare nelle precedenti edizioni della conferenza. Ricco e pieno di spunti.

Dopo la pausa pranzo, la scaletta ben studiata dagli organizzatori del GrUSP, community di sviluppatori fondata nel 2003, punto di riferimento in Italia per le buone pratiche nel mondo dello sviluppo web,  ha permesso di vedere prima il talk “10 principi di UI design che abbiamo già incontrato, senza saperlo” in cui Laura Morabito ha spiegato in modo efficace e con esempi presi dalla vita quotidiana le basi dell’UI design e le scelte che condiziono in modo positivo l’esperienza utente. Da segnalare, la presentazione molto curata nei dettagli e nella tipografia (la chat, forse stimolata dal talk precedente, si è infuocata a riguardo).

A seguire, Lorenzo Spinelli, ha aiutato a semplificare un dilemma spinoso e spesso presente tra developer di come affrontare l’incompatibilità tra la UI di una applicazione e il framework scelto per realizzarla. Consigli, esempi e racconti di vita vissuta. Notevole il video pre-registrato del talk, con un formato di slide diverso e citazione notevole presa da una clip di “Boris” (una serie tv che se non conosci, ti consiglio di recuperare, tanto c’è ancora il coprifuoco per ora).

Per concludere la giornata Matteo Guidotto, con un talk interessante ricco di link e strumenti, ha parlato di come l’AI sta cambiando il modo di progettare e sviluppare il web e infine, Emanuela Damiani ha parlato di come affrontare i progetti in cui siamo coinvolti tutti i giorni e che non esiste un modo giusto o sbagliato per affrontarli, ma esiste solo il “right fit”, capendo il contesto ed il livello di fit-ness in cui ci si trova, così da avere il maggior impatto possibile.

… mi riprendo dai miei pensieri e ormai, che anche se il sole sta tramontando, devo rincasare e tornare alla realtà, dove siamo ancora alle prese con la situazione pandemica.
Prendo la mia bici e mi riavvio verso casa. Il mio pensiero nel percorso va verso l’anno prossimo e alla speranza che una serie di limitazioni siano un ricordo.
Mi riperdo nel sogno di poter tornare a Faenza l’anno prossimo e poter incontrare dal vivo le varie persone e speaker. Non vedo l’ora di poter essere riscaldato dal sole e dalle delizie di conforto sempre presenti e utili in una conferenza dal vivo, nel cortile del cinema Sarti o chissà dove.
Mi auguro che resti comunque la possibilità di poter partecipare anche online ad una conferenza, rendendo anche più facile, anche nei costi più contenuti, la partecipazione ad eventi.

Come definirei la line up degli speaker: nuova, con argomenti vari e con una diversità di genere e provenienza.

Articolo scritto da Alessandro Cermesoni

Scrum Master & Front End Developer presso Fulcri srl

Nasce come grafico creativo per poi spostarsi nell’ambito del web come Front End Developer. Attualmente è uno Scrum Master e tutti i giorni lavora con alcuni team per creare dei prodotti digitali unici, aiutandoli passo passo a crescere e lavorare in modo efficace e sereno. Ha lavorato per profit and no profit con esperienza nell’ambito del Direct Marketing, CRM, editoria on-line e off-line, b2b, ecommerce e loyalty. Camper, moto e bici le sue passioni.