Per l’ottavo anno consecutivo è tornato containerday, l’evento dedicato alle tecnologie di containerizzazione e virtualizzazione. Sì è parlato di buone pratiche, di tecnologie innovative e ovviamente molto tempo è stato dedicato a Kubernetes.
Anche quest’anno la conferenza ha raccolto l’entusiasmo della community DevOps italiana e in totale sono state registrate oltre 250 presenze (online e in sala)!
Kubernetes Security Best Practices
Partecipare ad una conferenza così verticale è un ottimo modo per ascoltare l’esperienza di chi mangia ogni giorno pane, Doker e Kubernetes.
Un aspetto che ha riscontrato la curiosità della nostra community è la gestione della sicurezza in Kubernetes e la conseguente messa in produzione dei cluster.
Con l’aiuto provvidenziale si Sighup, abbiamo organizzato il giorno precedente la conferenza un workshop di apertura che ha messo chiarezza su molti punti:
- Quanto è utile avere una chiara visione dell’architettura di Kubernetes e dei componenti core?
- Quali sono le best practice di messa in sicurezza di questi componenti?
- Con quali tool open source è possibile testare il livello di sicurezza del cluster?
Luca Bandini e Simone Ragonesi sono stati due docenti formidabili che hanno messo a disposizione la preziosa esperienza, rispettivamente, di DevSecOps Engineer e di ingegnere di sistema e sviluppatore software.
A che punto siamo dopo quasi 10 anni di Kubernetes?
L’ottava edizione di containerday si è aperta con questa domanda, grazie Michele Finelli, BioDec VP, che ha ripercorso l’evoluzione da OS/360 (1964) a Kubernetes.
Gli interventi successivi hanno indirettamente dato una risposta, mettendo a nudo le criticità e indicando la strada per le future evoluzioni. Ogni speaker ha portato un mix di casi di studio reali e argomenti consolidati:
- Gabriele Santomaggio, Senior Member of Technical Staff in VMare, ha dato suggerimenti pratici nella scelta degli operators
- Marco Varlese, Director of Engineering in SUSE, ha mostrato come un sistema operativo nettamente separato dal livello applicativo crei una base sicura e stabile per l’infrastruttura
- Paolo Carta, Software and DevOps Engineer, ha raccontato come i principi DevOps aiutino a risolvere i drift di configurazione
- Martino Fornasa, Independent Consultant, ci ha aggionrato sulle novità di Prometheus e sulle funzionalità in fase di sviluppo
- Edoardo Dusi, Developer Relations Engineer in SparkFabrik, ha dirottato su WebAssembly (Wasm) e come destinato a diventare un protagonista importante nel futuro del cloud computing
- Gregorio Palamà, Senior DevOps & Cloud Engineer in Finwave, ha mostrato come orchestrare le repliche dei microservizi che si interrogano.
- Antonio Liccardi, CTO in Blexin, ha mostrati come testare la resilienza delle applicazioni usando i principi di Chaos Engineering e Azure Chaos Studio.
La guida che ha tenuto le redini della giornata e ha raccolto le domande de pubblico è stata Serena Lorenzini, Linux SysAdmin in BioDec.
Quali scenari si aprono all’evoluzione di containerday?
Il giorno seguente è stato poi il turno di devsecopsday, la conferenza dedicata alla tematiche DevOps e Security che ha rappresentato per molti partecipanti il naturale seguito dell’evento.
Da un lato infatti molti hanno intercettato questa esigenza di puntare sugli aspetti si sicurezza delle applicazioni cloud. In parallelo, abbiamo notato che la tecnologia è consolidata e non ci sono significativi scarti in avanti.
Per approfondire l’argomento:
- Guarda in anteprima i video dell’evento e entra nel dettaglio dei i talk
- Partecipa alla prossima edizione di Incontro DevOps Italia che si terrà a Bologna il 15 Marzo 2024.
